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domenica 17 aprile 2016

Turismo. Effetto Naspi su lavoratori stagionali, preoccupati i sindacati

«La percentuale di impiego dei lavoratori del turismo nelle strutture alberghiere al momento si attesta ancora al 50%. Siamo in ritardo ed è anche un fatto dovuto alla recente Pasqua ma è chiaro che sarà una stagione difficile per i lavoratori, specie per la questione Naspi». Lo ha dichiarato il segretario regionale della Fisascat Cisl, Pancrazio Di Leo, che ha fatto il punto sulla situazione occupazionale nella Perla dello Jonio e soprattutto non ha nascosto la sua apprensione per gli sviluppi riguardanti i tanti lavoratori che contano di maturare i diritti per l’indennità di disoccupazione.
«Al momento – ha detto Di Leo – siamo al 50% circa di occupazione e mancano ancora diversi stagionali nei grandi alberghi che, a quanto pare, dovrebbero entrare in servizio nella seconda decade di aprile o comunque da qui a fine mese. Rispetto agli altri anni il trend è negativo, le assunzioni in ritardo in effetti sono state anche determinate dal fatto che la Santa Pasqua è arrivata quest’anno in un periodo molto basso, a marzo».Il pensiero dei sindacati. «Da più parti ci viene detto – continua Di Leo – che turisti tedeschi e inglesi vorrebbero venire d’inverno a Taormina e sulla base di questa disponibilità, a nostro avviso bisognerebbe partire immediatamente con un piano di destagionalizzazione e dei pacchetti basati su prezzi a fasce. A seconda del target di chi vuole raggiungere il nostro territorio si potrebbe prevedere una fascia alta, una media e una bassa per i mesi di bassa stagione, in modo da far rimanere aperte le strutture e far vivere la città e quindi far lavorare la gente. Non è impossibile fare turismo d’inverno, le condizioni ci sono e sarà essenziale prima di tutto andare oltre ogni scetticio e convincersi che una svolta si può e si deve ottenere». «Ad ogni modo – conclude Di Leo – in questa fase siamo fortemente preoccupati perché tanti lavoratori non arriveranno a fare gli 8 mesi di contratto e percepiranno il 50% dell’indennità di disoccupazione. Diversi lavoratori faranno fatica anche a raggiungere la soglia minima dei 6 mesi. Nei mesi successivi, nel periodo poi invernale, sarà davvero dura sopravvivere per le famiglie. Ecco perché serve un cambio di passo e bisogna iniziare a destagionalizzare».


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