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mercoledì 12 dicembre 2018

Licenziamento senza preavviso: cause e conseguenze



 Per licenziamento senza preavviso si intende l’interruzione unilaterale del rapporto di lavoro senza prevedere il periodo di preavviso imposto dalla legge. La legge infatti impone al datore che intende interrompere il rapporto con un proprio dipendente a tempo indeterminato di comunicargli la sua decisione con congruo anticipo, così da permettergli nel frattempo di cercare un’altra occupazione (art. 2118 codice civile).
Il periodo di tempo che intercorre tra la comunicazione del licenziamento e l’ultimo giorno di lavoro in azienda prende il nome di “periodo di preavviso”. La sua durata è stabilita dal contratto collettivo applicato, espressa solitamente in giorni di calendario e diversa a seconda dell’anzianità aziendale e del livello di inquadramento del dipendente.

Periodo di preavviso, come funziona

Durante il periodo di preavviso il rapporto di lavoro prosegue regolarmente: il datore erogherà la retribuzione per i giorni lavorati e il dipendente dovrà attenersi ai consueti obblighi di diligenza, fedeltà, subordinazione, rispetto dell’orario di lavoro.
Esistono però dei casi in cui il datore può interrompere il rapporto immediatamente senza rispettare il periodo di preavviso:
  • Licenziamento in periodo di prova;
  • Licenziamento per giusta causa;
  • Rapporti di lavoro a tempo determinato.

Indennità sostitutiva del preavviso

Al di fuori delle ipotesi citate l’azienda che risolve il rapporto senza preavviso è tenuta a corrispondere al dipendente la retribuzione che gli spettava per i giorni non lavorati, cosiddetta “indennità sostitutiva del preavviso”.
Vediamo ora nel dettaglio i casi in cui è ammesso il recesso senza preavviso e quali sono le conseguenze qualora il datore non lo rispetti.

Licenziamento in prova

Il licenziamento nel periodo di prova è uno dei casi in cui il datore di lavoro può non rispettare il periodo di preavviso. Il periodo di prova è pensato per consentire alle parti di valutare la reciproca convenienza a proseguire il rapporto di lavoro.
Questo comincia dal primo giorno di lavoro e prosegue per la durata fissata dal contratto collettivo applicato. Nel frattempo, il datore può recedere dal rapporto immediatamente senza peraltro dare alcuna motivazione.
Una volta spirato il periodo di prova il datore che intende licenziare un dipendente deve rispettare il periodo di preavviso (eccezion fatta per il licenziamento per giusta causa).
Sebbene per il licenziamento in periodo di prova non sia richiesta la forma scritta, è bene che il datore comunichi la sua decisione con una comunicazione scritta in cui indichi altresì l’ultimo giorno di lavoro. Di norma, questo coincide con la data in cui il lavoratore riceve la comunicazione (che dovrà firmare per ricevuta e presa visione).


Fonte: https://www.lavoroediritti.com/abclavoro/licenziamento-senza-preavviso#ixzz5ZUMZli4Y

Lavoratori stagionali a rischio d'abbandono!


Addio Naspi e niente reddito di cittadinanza.



venerdì 7 dicembre 2018

L’odissea dei lavoratori stagionali: ancora code e disagi al Centro Impiego

Si registrano ancora lunghe code davanti agli uffici del Centro Impiego di Giardini Naxos con tanti lavoratori in attesa di poter espletare la propria pratica per l’ottenimento della Naspi. Quando ormai è trascorso quasi un mese dall’avvio della fase principale delle operazioni, che ogni anno scatta ad inizio novembre, parecchi lavoratori sono alle prese con la definizione della loro posizione per l’indennità di disoccupazione ed il patto di servizio.

E sulla questione torna ad esprimere preoccupazione e disappunto per la situazione in essere a Fisascat Cisl . “Continua l’afflusso quotidiano di tanti lavoratori all’ufficio del Centro per l’Impiego di Giardini Naxos – afferma il segretario regionale aggiunto della Fisascat Cisl, Pancrazio Di Leo – e soprattutto persistono le difficoltà per i lavoratori costretti ad affrontare lunghe e snervanti attese, in un contesto che certamente sta comportando tangibili disagi per i lavoratori ma anche per il personale dell’ufficio di zona del Centro Impiego che si trova sotto pressione a fronte delle numerose pratiche da istruire”.Anche nella giornata di ieri tanti lavoratori, i cui contratti sono scaduti lo scorso ottobre, hanno dovuto attendere a lungo per la presenza di concomitante di tante persone recatesi all’ufficio di contrada Calcarone. Si tratta di lavoratori stagionali del settore turismo, commercio e servizi, che hanno iniziato il loro periodo di impiego la scorsa primavera ed il cui contratto si è concluso in concomitanza con l’epilogo della stagione turistica, quindi a fine ottobre, ora perciò dediti ad ottenere il diritto di accesso alla Naspi.
“Al fine di consentire ai lavoratori di poter adempiere in modo più rapido agli obblighi per la disoccupazione involontaria – continua Di Leo – si richiede di valutare l’opportunità di disporre in via del tutto eccezionale l’apertura pomeridiana ampliandola per più di una giornata settimanale, in modo da completare al più presto l’iter in corso e così alleggerire l’enorme flusso di disoccupati involontari del comprensorio ed anche per consentire agli addetti ai lavori di poter operare in condizioni di maggiore serenità ed efficacia”.

Naspi: cosa succede quando si trova un nuovo lavoro